Gioco delle "tre campanelle"

Attività di contrasto della Polizia Locale

Il “gioco”di abilità cosidetto delle tre campanelle (o carte o palline) è tutt’altro che un gioco ma un’attività vietata, finalizzata a svuotare le tasche delle vittime che vengono invogliate a partecipare.

Come funziona?
E’ organizzato da un minimo di 5-6 persone, una delle quali gestisce il “banco”, 3-4 si fingono giocatori ed 1-2 sono  i “pali” che avvisano in caso di arrivo delle forze dell’ordine.
Il “banco” allestisce un tavolo su cui manipola con abilità tre campanelle sotto alle quali nasconde una pallina e rumorosamente invita a giocare.
I complici, finti giocatori puntano per indovinare dove si trova la pallina ed in maniera apparentemente facile, vincono somme di denaro (mediamente 50-100€), contemporaneamente, invitano i passanti a giocare, mostrando le facili vincite .
Ovviamente, il malcapitato, NON PUO’ VINCERE!

Norme che lo vietano. 
Questo “gioco “ è vietato dall’art. 24 del Regolamento di Polizia Urbana che prevede sanzioni di sanzioni di 50€ per il malcapitato giocatore e 1000€ per gli organizzatori (tutti, compresi i finti giocatori ed i “pali”). Ai seni del’art. 13 L 689/81, le somme giocate sono sottoposte a sequestro cautelare.